COMMENTO ALLA PAROLA DEL GIORNO

"Lampada per i miei passi
è la tua Parola,
luce sul mio cammino"

Salmo 119,105

 

II domenica di Pasqua o della Divina Misericordia (Anno A)

«Vedere per credere o credere per vedere?»

COMMENTO ALLA PAROLA
DEL 16 APRILE 2023

don Francesco Pedrazzi

At 2,42-47 Sal 117 1Pt 1,3-9 Gv 20,19-31

I discepoli sono asserragliati in casa, «a porte chiuse». 

Avevano vissuto un dramma indicibile. Benché le donne avessero riferito di avere visto il Signore, erano rimasti chiusi nella loro incredulità e sfiducia. Ed ecco che il Signore Gesù, in modo del tutto inaspettato, fa irruzione in quella stanza a porte chiuse… e nella loro vita.

«Mostrò loro le mani e il fianco». Solo quell’Uomo, che portava le ferite della crocifissione, poteva guarire le ferite del loro cuore. Come aveva scritto Isaia: «Dalle sue ferite siamo stati guariti» (Is 53,5).

Essere “a porte chiuse” è un’immagine che dice la condizione di chi ha sofferto e si chiude per paura di soffrire ancora. Per paura di dare fiducia agli altri e di amare.

La meravigliosa notizia di questa “domenica della Divina Misericordia” è che Dio conosce le nostre ferite e i nostri dubbi, le nostre paure e chiusure e questo non gli impedisce di fare irruzione nel nostro cuore, per guarirci e infonderci forza e coraggio, mediante il dono dello Spirito Santo

Gesù conosce anche le ferite e i dubbi di Tommaso, assente la sera della domenica della risurrezione. «Se non vedo, non credo!», aveva detto. Ma in realtà, Tommaso aveva bisogno prima di tutto di sentirsi nuovamente chiamato per nome e amato da Gesù. Il vangelo non dice che toccò le sue piaghe, ma che fece una delle professioni di fede più belle di tutta la Scrittura: «Mio Signore e mio Dio!». La visione lo ha sostenuto nella fede, ma la fede va oltre la visione, perché in un uomo riconosce Dio. E Gesù dichiara: «Beati quelli che non vedono, ma credono!».

E così, questa pagina stupenda ci ricorda che il dono della fede non è il risultato di un’esperienza sensibile, ma un dono totalmente gratuito e incondizionato: una Parola d’amore che ci viene rivolta personalmente e che attende di essere accolta per divenire stupore e adorazione. Non serve vedere per credere, ma chi apre il cuore alla fede può vedere la Presenza viva e reale del Risorto, che viene per guarirci da ogni paura. Amen.

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