COMMENTO ALLA PAROLA DEL GIORNO

"Lampada per i miei passi
è la tua Parola,
luce sul mio cammino"

Salmo 119,105

 

Quinta Domenica del Tempo Ordinario (Anno C)

UN NUOVO INIZIO

COMMENTO ALLA PAROLA
DEL 6 FEBBRAIO 2022

don Francesco Pedrazzi

Is 6,1-2a.3-8; Sal 137; 1Cor 15,1-11; Lc 5,1-11

COMMENTO ALLA PAROLA DEL 6 FEBBRAIO 2022

UN NUOVO INIZIO

«Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore!», dice Simon Pietro a Gesù dopo la pesca miracolosa. Ma Gesù lo spiazza completamente: non solo non si deve allontanare, ma gli dice: «D’ora in poi, sarai pescatore di uomini». Perché? Perché la condizione migliore perché Dio possa operare nella nostra vita non è crederci giusti, ma la consapevolezza di essere peccatori (cfr. Lc 18,9-14). Questo non vuol dire – ovviamente – che dobbiamo peccare per avere questa consapevolezza; essa deriva piuttosto da un’esperienza come quella narrata nel vangelo di questa domenica, in cui scopriamo la grandezza vertiginosa della santità di Dio e del suo Amore e, di conseguenza, ci rendiamo conto della nostra piccolezza e indegnità. Quando un raggio di sole entra in una stanza, mette in luce anche lo sporco che normalmente non si vede. Così, tanto più facciamo esperienza della grandezza dell’Amore di Dio, quanto più scopriamo di essere peccatori, bisognosi della misericordia del Padre.

Questa consapevolezza non ci deve perciò allontanare da Dio o appesantire di sensi di colpa! Al contrario, deve essere lo stimolo più grande per andare a Lui, perché non sono i sani – quelli che presumono di essere sani – che hanno bisogno del medico, ma quelli che sanno di essere malati (cfr. Mc 2,17). Viceversa, lo spirito del male, che la Bibbia chiama l’“Accusatore dei nostri fratelli” (cfr. Ap 12,10), vuole caricarci di sensi di colpa a partire delle nostre mancanze, affinché la fede si raffreddi, e sussurra al cuore: «Non sei degno di avvicinarti a Dio!». È vero che non ne siamo degni, ma è falso che per questo dobbiamo stare lontani da Dio, perché il Padre stesso ci rende degni di stare alla sua presenza!

Ricordiamo che si fa festa in cielo ogni volta che ci lasciamo perdonare e riabbracciare dal Padre (cfr. Lc 15,11-32), specialmente grazie al Sacramento della Confessione! E quel perdono significa sempre un nuovo inizio, in cui Gesù invita ognuno di noi a divenire “pescatore di uomini”.

O Maria, Madre di misericordia, insegnaci a lasciarci amare e perdonare da Gesù tuo Figlio. Amen.

commenti recenti

ARCHIVIO DEI COMMENTI

Vai all'archivio dei commenti alla Parola 2020-2022