COMMENTO ALLA PAROLA DEL GIORNO

"Lampada per i miei passi
è la tua Parola,
luce sul mio cammino"

Salmo 119,105

 

XXXIII Domenica del Tempo Ordinario (Anno C)

«Quando arriverà la fine del mondo?»

COMMENTO ALLA PAROLA
DEL 13 NOVEMBRE 2022

don Francesco Pedrazzi

Ml 3,19-20 Sal 97 2Ts 3,7-12 Lc 21,5-19

Gesù parla, nel vangelo di questa domenica, della “fine”, cioè di un giorno in cui – come scrive San Paolo – «finirà la scena di questo mondo (cfr. 1Cor 7,31), per lasciare il posto a «nuovi cieli e a una terra nuova» (2Pt 3,13). Per questo noi crediamo che prima o poi arriverà la fine del mondo, o meglio, la fine di questo mondo; e inevitabilmente ci poniamo la domanda: «Quando accadrà?»

Anche i discepoli chiedono a Gesù: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Il Signore risponde parlando di guerre e di rivoluzioni, di terremoti, carestie e pestilenze e persecuzioni.

Uno potrebbe dire: ma questi avvenimenti ci sono sempre stati e sempre ci saranno! Infatti… Gesù, come spesso fa nel vangelo, non risponde alla domanda su “quando” arriverà la fine del mondo, perché se lo facesse si allenterebbe l’attesa vigilante della sua venuta; ma coglie l’occasione per invitare a riflettere sul fatto che gli avvenimenti drammatici sono segni di un mondo destinato a finire. Per questo, all’inizio del vangelo Gesù profetizza anche la distruzione del tempio di Gerusalemme, un’opera imponente che sembrava destinata a durare in eterno; e ciò è puntualmente avvenuto pochi decenni dopo, nel 70 d. C., ad opera dei Romani.

Gesù desidera che riflettiamo sul fatto che abbiamo tuttii giorni contati”, anche solo per il fatto che per ognuno di noi il mondo finirà quando finirà la vita terrena. Il guaio è quando viviamo come se avessimo davanti a noi un tempo illimitato! Allora è probabile che lo sprechiamo in cose frivole e in una vita egoista, pensando che tanto ci sarà sempre un domani per fare cose migliori. Ora, la Bibbia insegna che la “saggezza del cuore” consiste proprio nel vivere pensando che i propri giorni sono contati (cfr. Sal 90,12), e «perduto è tutto il tempo che in amare non si spende», come scriveva il Tasso.  Laddove “amare” in senso evangelico significa donarsi per l’altro, senza condizioni, con la forza che ci dà lo Spirito di Gesù e i suoi sacramenti. Chi ama in Cristo non teme la fine del mondo. Non teme nessuna fine; perché «l’amore non avrà mai fine» (1Cor 13,8). Amen.

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