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L’adorabile VOLTO SANTO di GESÙ

“Di te ha detto il mio cuore, io cerco il tuo volto. Il tuo volto Signore io cerco” (Sal 27, 8)

“Chi vede me vede il Padre” (Gv 14,9)

L’uomo ha sempre desiderato contemplare il volto di Dio. Gesù ci ha detto: “Chi vede me, vede il Padre” (Gv 14,9) e, di conseguenza, la contemplazione del volto di Cristo è la contemplazione di Dio. Guardare il volto del Signore è, in un certo senso, un modo per conoscere sempre meglio la Persona di Cristo. Tuttavia, non c’è da stupirsi se i tratti del volto di Cristo abbiano incoraggiato i cristiani sin dai primi secoli, a conoscerlo e ad amarlo sempre più.

Il volto di Gesù impresso sulla Sacra Sindone

I primi scritti sul Volto di Cristo hanno per argo­mento la bellezza e la sofferenza del Volto di Gesù e sono dei Santi Padri. Essi commentano il versetto del Salmo 44,3: “Bellissimo fra tutti i figli degli uomini Gesù fu bello e glorioso ad un tempo, come apparve nel giorno della trasfigurazione sul Tabor: bello e sofferente, vittima innocente per i peccati del mondo“. La proibizione delle immagini, come avvenne nel corso della storia, ebbe origine per l’eccessivo timore d’idolatria. Tale paura svanì gradatamente e il culto delle immagini rifiorì quando il Concilio di Nicea (787), giustificò solennemente il culto delle sacre immagini. Da quel tempo inizia l’era aurea del Sacro Volto di Cristo e se ne dilata e approfondisce la devozione per tutta la Cristianità.

IL CROCIFISSO DEL VOLTO SANTO

Il Crocifisso del Volto Santo di Lucca

Il Crocifisso del Volto Santo, secondo la leggenda narrata dal diacono Leboino, fu scolpito da Nicodemo con legno di noce, per tramandare le vere sembianze di Gesù Cristo.
Nel lavoro, il cesellatore fu aiutato dalla Grazia Divina che ne guidò la mano e gli fece trovare prodigiosamente già scolpito il viso del Crocifisso (volto “acheròpita”, cioè non realizzato da mano d’uomo). Il Crocifisso rimase nascosto fino al VIII secolo, data in  cui il vescovo Gualfredo, pellegrino nei luoghi santi, sognò la grotta dove era nascosto. Il Volto Santo fu posto su una barca priva di equipaggio a Joppe e attraversò tutto il Mediterraneo fino a raggiungere Luni.
L’antica città romana, così come tutta la costa tirrenica dell’Italia, era soggetta a continue scorrerie saracene e si narra che il Crocifisso non si fece avvicinare né dai pirati, né dai lunensi. Poi una notte Giovanni I, Vescovo di Lucca, ebbe in visione un angelo che gli fece un annuncio: il Vescovo doveva recarsi a Luni perché solo a lui si sarebbe data la barca con il prezioso contenuto.
Ed in effetti fu così. Senonché, visti i contrasti sorti tra le due città, la definitiva decisione su quale dovesse ospitare la reliquia fu affidata a due buoi che, scegliendo da che parte tirare il carro su cui era posto la scultura, verso Luni oppure in direzione di Lucca, avrebbero espresso la volontà divina.
Alla fine nel 782 il Volto Santo fu trasportato solennemente a Lucca. In cambio Luni ricevette dal Vescovo lucchese un’ampolla, rinvenuta in uno scomparto alla base della croce, con il sangue di Cristo, che ancora oggi è conservata a Sarzana.
Il Crocifisso fu posto immediatamente nella Chiesa di S. Frediano, ma al mattino seguente il Volto Santo era sparito. Solo dopo un gran cercare fu ritrovato negli orti vicini al Duomo e da allora, interpretando la scomparsa e il ritrovamento come un segno miracoloso il Volto Santo è custodito in San Martino.

Particolare del Volto Santo del Crocifisso di Lucca

Dante cita il Volto Santo nella Divina Commedia, e più precisamente nel canto XXI dell’Inferno, nella quinta bolgia, dove gli imbroglioni, i concussori, i corrotti scontano le loro pene immersi nella pece bollente e torturati da diavoli muniti di affilati uncini. Tra i peccatori vi è un personaggio lucchese molto noto all’epoca, Martino Bottario, definito come “anziano di Santa Zita”, in quanto magistrato di Lucca. Egli viene preso in giro con perfida ironia da alcuni diavoli che lo scherniscono dicendo: “qui non ha luogo il Santo Volto”, cioè i diavoli indicano che è inutile pregare il Volto Santo perché la dannazione che sta subendo è eterna. 

Molti sono i miracoli attribuiti al Crocifisso del Volto Santo. Tra questi, parecchi riguardano la liberazione istantanea di persone possedute dal demonio.


IL VOLTO SANTO SUI TELI

Il velo sul quale è rimasto impresso il volto di Gesù durante la Passione, è un’altro esempio di immagine acheròpita. La più famosa tra queste rimane sempre la Sindone di Torino, il lino utilizzato per avvolgere il corpo esanime di Gesù, che porta impresso non solo il Suo volto, ma l’intero corpo, mostrando le ferite della Passione. L’immagine della Sindone divenne famosa soprattutto dopo che venne fotografata e diffusa alla fine del XIX secolo.

Coloro che contempleranno le ferite del Mio Volto qui sulla terra, la contempleranno risplendente di gloria in Cielo!” (Gesù a suor Marie de Saint Pierre, 1844)

LA DEVOZIONE AL VOLTO SANTO DI GESÙ

Durante gli ultimi 200 anni, Cristo stesso ha chiesto la devozione al suo Volto Santo in riparazione alle molte bestemmie e offese che continuamente riceve. Questa devozione è stata introdotta attraverso due suore, suor Marie de Saint Pierre (1816-1848) e la Beata Maria Pierina de Micheli (1890-1945). Nel 1958, Papa Pio XII dichiarò la festa del Santo Volto di Gesù il giorno prima del Mercoledì delle Ceneri (martedì grasso).

Sister Marie de st Pierre

Suor Marie de Saint Pierre fu una mistica carmelitana francese che, dal 1844 al 1847, riferì di aver ricevuto delle visioni di Gesù e della Madonna. È nota come colei che avviò la Devozione al Volto Santo di Gesù, che oggi è una delle devozioni cattoliche approvate dalla Chiesa, e per la preghiera della “Freccia d’Oro”. Suor Marie soleva fare la Via Crucis baciando la terra ad ogni stazione. Una volta, nel 1845, mentre era assorta in orazione, il Signore le rivelò che voleva una vera e propria opera di riparazione e che, le anime partecipanti ad essa, sono come Santa Veronica che ha superato l’indifferenza della folla e ha asciugato il Suo Volto pieno di sputi, sudore e sangue. Il Signore disse alla suora:

“Io cerco delle Veroniche le quali astergano ed onorino in Mio Divin Volto che ha pochi adoratori. Il mio Nome è ovunque bestemmiato. La Bestemmia è il peccato del demonio … è una freccia avvelenata che continuamente ferisce in Mio Cuore!” 

Le suggerì una freccia d’oro con cui ferire deliziosamente il Suo Cuore, cicatrizzarne le ferite e farne sgorgare torrenti di grazie: 

La preghiera della freccia d’oro

Sia sempre lodato, benedetto, amato, adorato, e glorificato, il santissimo, il sacratissimo, l’adorabilissimo, l’incomprensibile ed inesprimibile Nome di Dio in cielo, sulla terra e sotto terra, da tutte le creature di Dio, per il Sacro Cuore di Nostro Signore Gesù Cristo nel Santissimo Sacramento dell’Altare. Amen.

Dopo la morte di Suor Marie, nel 1885 papa Leone XIII fondò un’Arciconfraternita del Volto Santo. Alcuni dei primi membri furono la famiglia di Santa Teresa di Lisieux, il cui nome religioso era Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo a causa di questa devozione.

La medaglia del Volto Santo

 

Come suor Marie de Saint Pierre, la Beata Maria Pierina de Micheli, è stata sollecitata dal Signore a diffondere la devozione al suo Santo Volto. La Beata racconta le sue esperienze in una lettera a Pio XII nel 1940 prima di un’udienza personale con il Pontefice. A soli 12 anni, la Beata Pierina, aspettando di venerare il Crocifisso il Venerdì Santo, sentì Gesù dirle: Nessuno mi dà un bacio d’amore sul mio volto per fare ammenda per il bacio di Giuda”. La futura Beata rispose, “Ti darò un bacio d’amore, Gesù. Quando è cresciuta si è consacrata a Dio e ha vissuto una vita di intima unione con il Signore. Nel 1938, mentre pregava davanti al Santissimo Sacramento, la Madonna le apparve con uno scapolare formato da due pezzi di stoffa. Da un lato c’era il Santo Volto di Gesù e dall’altro c’era l’Eucaristia circondata dai raggi. La Madonna le disse:

Tutti quelli che indosseranno uno scapolare come questo e faranno, potendo, ogni martedì una visita al Santissimo Sacramento per riparare gli oltraggi che ricevette il Suo Santo Volto durante la Sua Passione e riceve ogni giorno il sacramento eucaristico, verranno fortificati nella fede, pronti a difenderla e a superare tutte le difficoltà interne ed esterne, di più faranno una morte serena sotto lo sguardo amabile del mio Divin Figlio”.

La medaglia del Volto Santo

Nel 1940, la Beata Maria Pierina realizzò e ottenne l’approvazione ecclesiastica della medaglia del Volto Santo, coniata secondo l’immagine del Viso di Gesù che ci dona la Sindone.

IL MARTEDÌ, GIORNO CHIESTO DA GESÙ PER ONORARE IL SUO VOLTO SANTO

Il Signore ha inoltre domandato che il Suo Santo Volto fosse onorato ogni martedì e specialmente il martedì grasso, il martedì prima del mercoledì delle ceneri che sancisce l’inizio della Quaresima. Chiedendo questa devozione, Gesù apparve coperto di sangue e disse molto tristemente alla Beata Pierina:

“Vedi come soffro, mi disse, eppure da pochissimi sono compreso, quanta ingratitudine anche da parte di quelli che dicono di amarmi. Ho dato il mio cuore come oggetto sensibile del mio grande amore per gli uomini e il mio Volto lo do, come oggetto sensibile del mio dolore per i peccati degli uomini e voglio sia onorato con una festa particolare il Martedì di Quinquagesima, festa preceduta da una novena in cui tutti i fedeli uniti nella partecipazione al mio dolore con Me riparino.”

Nel 1939 Gesù disse ancora:
Desidero che il mio Volto Santo sia onorato particolarmente il martedì”.

Volto santo del mio dolce Gesù, espressione viva ed eterna dell’amore e del martirio divino, sofferto per l’umana Redenzione, Ti adoro e ti amo. 

Ti consacro oggi e sempre tutto il mio essere. Ti offro per le mani purissime della Regina Immacolata le preghiere, le azioni, le sofferenze di questo giorno, per espiare e riparare i peccati delle povere creature.

Fa di me un tuo vero apostolo, che il tuo sguardo soave mi sia sempre presente; e si illumini di misericordia nell’ora della mia morte. Amen.

Volto Santo di Gesù guardami con misericordia!

(Fonti: divinarivelazione.org, m.ilvoltochesalva.webnode.it, viadelvoltosanto.it)