"Lampada per i miei passi è la tua Parola, luce sul mio cammino"
Salmo 119,105
Giovedì della II settimana del Tempo Ordinario (Anno pari)
LA VERA AMICIZIA
COMMENTO ALLA PAROLA DEL 20 GENNAIO 2022
don Francesco Pedrazzi
1Sam 18,6-9; 19,1-7 Sal 55 Mc 3,7-12
Ascolta la lettura del commento:
Il brano di oggi del Primo Libro di Samuele ci offre il luminoso esempio di amicizia tra Davide e Gionata. Si potrebbe parlare di un modello di “vera amicizia” o di “amicizia spirituale”.
San Francesco di Sales scrive nella sua Filotea che non c’è nulla che faccia progredire maggiormente nella vita cristiana come le buone amicizie spirituali; nondimeno, nulla danneggia il cammino di fede come le cattive amicizie: «La perfezione – scrive il santo dottore della Chiesa – non consiste nel non avere amicizie, ma nell’averne una buona, santa e bella. Bisogna fare attenzione a non lasciarsi trarre in inganno nelle amicizie, soprattutto quando si stringono tra persone di sesso diverso, poco importa per quale motivo; spesso Satana si sostituisce a coloro che amano…. L’amicizia mondana sforna a ripetizione quantità enormi di parole melliflue, una pioggia di frasette appassionate e di lodi sulla bellezza, la grazia e le qualità sensuali: l’amicizia sana invece ha un linguaggio semplice e schietto, loda soltanto la virtù e la grazia di Dio, unico suo fondamento…» (cf. capp. XIX-XX)
Nel trattato «L’amicizia spirituale», il beato Aelredo abate scrive a proposito dell’amicizia tra Davide e Gionata:
«O specchio grande e sublime di vera amicizia! Mirabile cosa! Il re era furibondo contro il servo e gli eccitava contro, come ad un emulo del regno, tutta la nazione. … Solo Giònata, che unico avrebbe potuto, a maggior diritto, portare invidia a Davide, ritenne di doversi opporre al re, di favorire l’amico, di dargli consiglio tra tante avversità e, preferendo l’amicizia al regno, … mantenendo i patti dell’amicizia, forte davanti alle minacce, paziente di fronte alle invettive, spregiando il regno per la fedeltà all’amico, dimentico della gloria, ma memore della stima, disse: «Tu sarai re ed io sarò secondo dopo di te. Questa è la vera, perfetta, salda ed eterna amicizia, che l’invidia non intacca, il sospetto non sminuisce, l’ambizione non riesce a rompere. Messa alla prova non vacillò, bersagliata non cadde, battuta in breccia da tanti insulti rimase inflessibile, provocata da tante ingiurie restò incrollabile. “Va’, dunque, e fa’ anche tu lo stesso” (Lc 10,37)».
O Maria, Vergine purissima, donaci di coltivare sante amicizie per progredire nell’amore per Gesù tuo Figlio. Amen.