COMMENTO ALLA PAROLA DEL GIORNO

"Lampada per i miei passi
è la tua Parola,
luce sul mio cammino"

Salmo 119,105

 

XXXIV Domenica del Tempo Ordinario (Anno C)

«Il potere dell'amore»

COMMENTO ALLA PAROLA
DEL 20 NOVEMBRE 2022

don Francesco Pedrazzi

2Sam 5,1-3 Sal 121 Col 1,12-20 Lc 23,35-43

Sorprende il vangelo della solennità di Gesù Cristo Re dell’universo. Uno pensa a Gesù glorioso e potente, con un manto regale e una corona d’oro sul capo, e si trova a leggere il racconto di Gesù crocifisso in mezzo a due malfattori. Eppure, probabilmente questo è il vangelo più adatto per comprendere la regalità di Gesù.

I due malfattori siamo noi. Chi di noi può dire di non aver mai fatto del male e quindi di non essere un “mal-fattore”? Ci sono tre uomini crocifissi sul Calvario, ma uno solo è davvero innocente e buono: quello al centro. Di base non c’è “il buon ladrone” e “il cattivo ladrone”. Sono entrambi malfattori. Di base, nessuno di noi è “buono” (cfr. Mc 10,18; Lc 11,13), ma lo può diventare credendo in Gesù.

In questa scena contempliamo l’intera umanità bisognosa di salvezza, perché abitata dal Male e, per questo, sofferente, “appesa a una croce”. L’intera umanità davanti a Gesù.

Ci sono solo due scelte possibili: credere in Gesù o rifiutarlo. È questo che ci può rendere “buoni”. È questo che ci può salvare!

Sopra il capo di Gesù crocifisso c’è scritto che egli è un “Re”.

Credere in Gesù vuol dire credere che quell’uomo crocifisso è il «Re dei re e Signore dei signori» (Ap 19,16). Il suo non è un potere di domini, ma di attrazione: ci attira a sé con il potere dell’Amore, il potere più grande dell’universo.

I re di questo mondo chiedono servile obbedienza, Gesù no: Lui chiede che gli doniamo con gioia e libertà il cuore. Cioè TUTTO. Desidera che diveniamo suoi, come le pecorelle per un pastore, i tralci per la vite, le membra per un corpo. Egli sa che se diveniamo suoi siamo felici.

Uno dei malfattori gli disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».

Con Gesù siamo in paradiso. Già su questa terra, per esserlo pienamente in Cielo. Se gli doniamo il nostro cuore, verrà in noi il suo Regno che, come scrive san Paolo, è un regno di «giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo» (Rm 14,17). Amen.

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