Carlo è talmente convinto della presenza reale di Cristo nell’Eucarestia in tutte le chiese cattoliche del mondo da esclamare:”Se ci pensiamo bene, noi siamo più fortunati di coloro che vissero 2000 anni fa, a contatto con Gesù, perché abbiamo Dio realmente e sostanzialmente presente con noi sempre, basta visitare la chiesa più vicina! Gerusalemme l’abbiamo sotto casa. Gerusalemme è in ogni chiesa!”. L’ Eucarestia diventa così, per Carlo, un’autostrada per arrivare in paradiso. Il pane consacrato è un cammino speciale: il percorso più veloce che ci conduce alla meta: il cielo. Il corpo di Cristo quindi è, per Carlo, la direzione, l’orientamento di vita.