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Essere sempre unito a Gesù: ecco il mio programma di vita

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  • Articolo pubblicato:12 Ottobre 2021
  • Categoria dell'articolo:Giovani Santi

Con queste poche parole Carlo Acutis, delinea il tratto distintivo della sua breve esistenza: vivere con Gesù, per Gesù, in Gesù». 

"L'Eucaristia è l'autostrada per il Cielo". Un santo del XXI secolo ci ricorda la più grande verità della fede cristiana

Vita

Figlio primogenito di Andrea Acutis e Antonia Salzano, Carlo nasce a Londra venerdì 3 maggio 1991, festa popolare della Santa Croce La vita di Carlo sboccia quindi nel segno della Croce. Il battesimo viene celebrato il 18 maggio nella chiesa di Our Lady of Dolors (Nostra signora dei Dolori); l’Addolorata avvolge Carlo nel giorno in cui riceve la sua chiamata alla santità. Carlo trascorre l’infanzia a Milano, circondato dall’affetto dei suoi cari e imparando da subito ad amare il Signore, tanto da essere ammesso alla Prima Comunione ad appena sette anni.

  • L’ Eucarestia: il sacramento d’amore con cui Dio ci ama 

E’ don Pasquale Macchi, ex segretario personale del santo papa Paolo VI , a comprendere che il desiderio di Carlo di ricevere con un anno di anticipo la Prima Comunione è sincero. Arrivato il grande giorno mentre la famiglia Acutis è in auto, viene loro incontro un agnello bianco, segno e simbolo di ciò che Carlo sta per ricevere. Da questo momento in poi la vita di Carlo è  incentrata sull’Eucarestia: inizia così a recarsi a messa quotidianamente, compie adorazioni quotidiane prima e dopo la scuola, si preoccupa che la verità di fede riguardante la presenza reale di Gesù nell’Eucarestia non venga meno nei fedeli.

  • “ Una vita è veramente bella solo se si arriva ad amare Dio sopra ogni cosa e il prossimo come noi stessi”.

Frequentatore assiduo della parrocchia di Santa Maria Segreta a Milano, allievo delle Suore Marcelline alle elementari e alle medie, poi dei padri Gesuiti al liceo classico, Carlo s’impegna a vivere l’amicizia con Gesù e l’amore filiale alla Vergine Maria. La bellezza della sua anima la si riconosce nei piccoli gesti concreti e quotidiani:  aiutare i compagni di scuola a integrarsi sin dai primi giorni nella classe, farsi prossimo a tutti: stranieri, mendicanti e disabili, anziani e bambini.

Carlo è un fanciullo puro e vergine, lo testimonia il suo computer nel quale non ci sono tracce di siti pornografici. A scuola è pronto  a difendere il valore della vita, se si discute di aborto. Non si preoccupa di incoraggiare le sue amiche  a vedere il loro corpo con uno sguardo pulito  perché :”Tempio dello Spirito Santo”. Carlo è inoltre capace di richiamare gli amici perché non cadano al fascino dei siti pornografici. Fin da bambino diventa come l’Agnello di Dio senza macchia, come Cristo e come l’intimo amico al quale si ispira.

  • “Il Rosario è la scala più corta per salire in Cielo”

Carlo è innamorato di Gesù; la sua spiritualità è essenzialmente eucaristica. Maria la Vergine del silenzio, lo aiuta e sostiene nel cammino di fede verso l’unione con il Figlio. E verso la Madonna Carlo dimostra di essere particolarmente attaccato. Già da fanciullo, oltre a pregare il rosario ogni giorno, conosce le rivelazioni che il Cuore Immacolato di Maria confida ai tre pastorelli che egli ritiene come suoi amici. Rimane particolarmente colpito dalla prima apparizione dell’angelo  in cui la creatura celeste chiede ai tre ragazzi di pregare per coloro che non credono, non adorano non sperano e non amano Dio. Fa pellegrinaggi in moltissimi santuari:Loreto, Pompei, Caravaggio, Oropa, Rue de Bac e Fatima

I compagni di cammino di Carlo sono:  S’Antonio da Padova, Santa Chiara e san Francesco d’Assisi. Essi spingono Carlo a essere puro, umile e ad annunciare il Vangelo con la vita. Per questo motivo spesso il ragazzo si reca nella stazione di Milano ad aiutare i poveri portando viveri e sacchi a pelo comprati con i suoi risparmi. Carlo vede nei poveri Cristo; è gentile ed educato, pronto a parlare con i bisognosi per confortarli. Il ragazzo è così attaccato alla vita di San Francesco che decide di passare un mese intero al Santuario delle Stimmate della Verna facendo gli esercizi spirituali.

  • “Ci si mette di fronte al sole ci si abbronza… ma quando ci si mette dinnanzi a Gesù Eucaristia si diventa santi”

Carlo è talmente convinto della presenza reale di Cristo nell’Eucarestia in tutte le chiese cattoliche del mondo da esclamare:”Se ci pensiamo bene, noi siamo più fortunati di coloro che vissero 2000 anni fa, a contatto con Gesù, perché abbiamo Dio realmente e sostanzialmente presente con noi sempre, basta visitare la chiesa più vicina! Gerusalemme l’abbiamo sotto casa. Gerusalemme è in ogni chiesa!”. L’ Eucarestia diventa così, per Carlo, un’autostrada per arrivare in paradiso. Il pane consacrato è un cammino speciale: il percorso più veloce che ci conduce alla meta: il cielo. Il corpo di Cristo quindi è, per Carlo, la direzione, l’orientamento di vita.

Facendo il catechista Carlo si rende subito conto della totale indifferenza dei suoi coetanei nei confronti di Cristo, dell’Eucarestia e della messa; nel 2002, quindi decide di creare  una mostra  sui miracoli eucaristici. E’ un lavoro impegnativo che coinvolge la sua famiglia per circa tre anni. Carlo così si serve del pc per lavorare, per informarsi, per diffondere la fede cristiana che ha abbracciato. La prima mostra viene organizzata nella Basilica di San Carlo a Roma in presenza del cardinal Angelo Comastri. Ad essa ne seguono migliaia in tutti i paesi del mondo. Tra i miracoli eucaristici che Carlo inserisce nella mostra, un posto particolare lo ha quello di Lanciano. Le analisi scientifiche dimostrano che la carne nella quale si era misteriosamente mutata l’ostia, apparteneva al tessuto miocardico del cuore.           L’ Eucarestia diventa quindi per Carlo la possibilità di partecipare e di nutrirsi dell’amore che palpita nel Cuore dell’Amato

  • “Non io ma Dio”

Al termine delle vacanze nel settembre del 2006 Carlo, appena quindicenne, si ammala di una specie di influenza. Sebbene sembri qualcosa di passeggero i linfonodi di Carlo si ingrossano e il ragazzo nota nelle sue urine del sangue. I dottori ,vistando il ragazzo, pensano a una parotite; tuttavia dopo alcuni giorni si scopre essere una leucemia di tipo M3, una delle forme più aggressive. Prima ancora di capire la gravità della situazione Carlo offre tutte le sofferenze al Signore , per il Papa e per la Chiesa, per non fare il Purgatorio e andare diritto in Paradiso.   Inizia il calvario di Carlo.  E’ incredibile come un ragazzo della sua età sopporti tutto questo: sorridendo a tutti, pensando a chi sta peggio di lui

In pochi giorni le condizioni di Carlo peggiorano tanto che il ragazzo entra in coma. I medici dell’ospedale san Gerardo di Monza, dove Carlo è ricoverato, tentano una speciale lavanda del sangue ma un’emorragia cerebrale lo porta alla morte nel giro di qualche ora. I genitori di Carlo decidono di non staccare il respiratore finché il cuore non abbia smesso di battere spontaneamente. La sua morte certificata avviene così alle 6:45 del 12 ottobre, vigilia dell’ultima apparizione di Fatima

  • “Tutti nascono originali ma molti muoiono come fotocopie”

 Nella malattia e nel modo umile e mite di sopportare il dolore, Carlo ci ricorda l’Agnello immolato che offre se stesso e nel silenzio intercede. Davvero allora si è realizzata la preghiera scritta dal ragazzo:”Oh Dio fammi chicco produttivo, efficiente, efficace. Gesù fammi chicco di frumento in modo che io possa raggiungere la tua realtà eucaristica, della quale, veramente e realmente vivo.” Al funerale di Carlo, celebrato il 14 di ottobre, partecipano molti clochard ed extracomunitari aiutati da Carlo, con lo stupore dei genitori. Il clima è festoso e la Chiesa è così piena che molte persone devono rimanere fuori. Chiuso il processo di beatificazione nel 2016, Carlo verrà beatificato il 10 ottobre 2020.

PER SAPERNE DI PIU':

UN LIBRO PER APPROFONDIRE

G. Paris, Carlo Acutis il discepolo prediletto,  messaggero Padova

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